E’ una frase che ogni amatore che si rispetti si è sentito pronunciare almeno una volta nella vita. “Chi te lo fa fare?” mi domandò una signora un anno fa, vedendomi arrivare stanco e conciato da buttare via dopo un giro di 90 km tra pioggia e freddo.
Già chi me lo fa fare? Non saprei darvi una risposta precisa, non sò dirvi con precisione da dove nasce la voglia di svegliarmi presto al Sabato o alla Domenica mattina, di inforcare la mia specialissima e partire per un giro che spesso prevede anche salite e dislivello positivo. Sò solo che ci sono weekend che nascono con un desiderio incolmabile di pedalare, sono i giorni che coincidono spesso con i giri migliori, quei giri in cui vorresti che la strada non finisse mai. Difficile capirlo se non si ha la bici nel cuore, difficile comprenderlo se non si è “malati” di ciclismo, difficile accettarlo se non si è devoti alle pedivelle.
Chi te lo fa fare di fare tutta quella fatica solo per arrivare in cima ad un passo o ad una salita? Me lo fa fare la bellezza del panorama che trovi in cima, me lo fa fare la magnifica sensazione di essere arrivato dove la strada finisce, dove il cielo è vicinissimo a me, talmente vicino che ti sembra di poterlo toccare con mano.